Annarita Mocci [65], Visso, 9 novembre 2017 Mi chiamo Mocci Annarita, ho 65 anni e sto dentro un container, nei moduli abitativi, dal febbraio del 2017. All’inizio della sequenza sismica [di Amatrice, Norcia, Visso] mi hanno mandata a Porto Sant’Elpidio dove sono stata malissimo, perché ero stata sradicata. Nella notte del 24 di agosto è stato tremendo, ma casa stava ancora abbastanza bene, poi dopo invece… L’ultima settimana di settembre, a cavallo con ottobre, sono andata a Lourdes e, mentre tornavo, ho fatto un sogno in cui vedevo Visso che veniva distrutta ed io in mezzo alla piazza col cane che urlavo. C’erano delle persone con me e gli ho raccontato del sogno terribile che avevo fatto, ho pensato che poteva esser perché ero ancora turbata dal terremoto. Poi il 26 ottobre (quando c’è stata la prima scossa), stavo dentro casa e fuori c'era il temporale, il cane abbaiava e gli dicevo «Mox non abbaiare che siamo usciti adesso» e invece m’avvertiva che stava arrivando il terremoto. A quel punto non mi si apriva più la porta, vedevo i muri che mi si aprivano e chiudevano davanti. Poi quando è finito sono scesa in piazza dove c’erano degli amici che stavamo discorrendo e tutto d’una botta, alle 9 e 18, è arrivato quel terremoto, quel mostro che c’ha rovinato tutti e vedevo le case che cascavano giù vicino a me… Due case, il Palazzo dei Governatori e il palazzo che gli sta di fronte che cascavano giù. Dico questa è la fine. C’erano i pompieri che ci tiravano in mezzo alla piazza. Non lo so come ci siamo salvati. La terra che ondulava e sembrava un maremoto… E poi il giorno dopo c’hanno portato via, ci hanno fatto andare via tutti, a tutti… Sono stata al mare e quei quattro mesi al mare sono stati tremendi. Per fortuna ho avuto una persona che m’ha aiutato a superare queste cose, piano piano… Con la lontananza, con le cose. In seguito sono tornata a Visso e sono stata meglio, ho cambiato fisionomia, tutto… È l’aria del paese mio. Sarà una stupidaggine, ma io a Visso sto bene, anche se è distrutto. Ci rovinano tutto… Le casette ancora non ce le danno, stiamo in una comunità in cui la convivenza non è che sia facile tante volte, eh… Ci hanno abbandonato tutti. Fanno le passerelle e le cose loro, ma non è che vengono a vedere come stanno veramente le persone, di cosa abbiamo bisogno. Non si vede nessuno. Dal nostro fino su al Presidente… Proprio abbandonati. Speriamo di farcela a riprendere, ma sarà dura. Io ho il cane, e questo mi dà tanto… Lo porto a spasso, è stato con me giù al mare. Anche lui m’ha dato forza perché sennò non lo so cosa sarebbe successo al mare, ero arrivata ad un punto che… non lo so… è triste dirlo ma… ero arrivata proprio al limite. Se non tornavo a Visso… mi ci portavano loro. Basta. Intervista video
0 Comments
Leave a Reply. |