Laura Sisini, Fabio Ottaviani (Sputafoco), Visso (MC), 22 ottobre 2017 Dal 24 agosto stiamo disagiati per il terremoto: la casa è già stata lesionata, poi il 26 ottobre è arrivata la scossa fortissima che l’ha rovinata del tutto. Stiamo fuori, viviamo in roulotte qui al campo sportivo a Vallopa insieme ad altre 25 persone, siamo circa in trenta. Abbiamo deciso di rimanere a Visso e non siamo voluti restare al mare per il lavoro e anche perché abbiamo una piccola azienda [con 17 animali]. La notte del 24 agosto alle 3.40 s’è sentita una forte scossa e siamo usciti, Visso era nel panico, la gente che scappava. Quel giorno c’erano 6 mila abitanti e la mattina stessa sono spariti tutti, se ne sono andati tutti. Noi siamo scesi per vedere la situazione ed era un disastro, tutti che scappavano. Il 26 ottobre, l’apocalisse. Il 30 ottobre sono venuti qui al campo sportivo e ci hanno mandato via, lungo la costa. Giù sono rimasta circa quindici giorni ma poi sono tornata qui a Visso, un po’ per il lavoro, un po’ perché non era il posto dove volevo stare. Già il 24 agosto noi abbiamo deciso di comprare la roulotte, un po’ per paura e un po’ perché casa era lesionata. Ci è stato dato anche un camper, poiché per noi essendo quattro persone, era impossibile vivere solo con la roulotte. Siamo divisi, i figli nel camper, noi nella roulotte. Ci è stata data l’opportunità di rimanere qui al campo sportivo e di usufruire dello stabile, dove abbiamo le docce, i bagni e uno stanzone in cui abbiamo adibito una cucina e stiamo tutti insieme. Video intervista
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